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Monte Zermula

Il monte Zermula e lo Zuc della Guardia, due tra i siti più famosi del Friuli Venezia Giulia, si ergono sopra al passo Cason di Lanza e sono raggiungibili attraverso due vie ferrate.

Il percorso inizia lasciando l’auto al parcheggio del passo precedentemente citato, proseguendo poi fino a superare l’omonimo rifugio (1552 m) e imboccando il sentiero CAI 442, il quale avviandosi verso destra, permette di circumnavigare la base del monte Zermula. Proseguendo su questo sentiero, che da un paesaggio boschivo lascia via via spazio a terreni perlopiù rocciosi, in 45 minuti circa di camminata si arriva all’imbocco della via ferrata, la quale proseguirà fino sotto alla cima del monte. Questo segmento del sentiero, da svolgere con imbraghi, non necessita di eccessivo impegno, eccezione fatta per alcuni tratti, i quali risultano di pendenza quasi verticale o particolarmente esposti. Proprio da questo tratto del percorso si può iniziare a godere del panorama regalato appunto dall’assenza di copertura visiva da parte della vegetazione. La cima (2143 m) si raggiunge in un lasso di tempo di circa un’ora e mezza dall’inizio della via ferrata; da qua si potrà godere di una magnifica vista sulla Creta di Aip e sul monte Cavallo di Pontebba a nord-est, mentre sul versante sud-ovest si potrà scorgere il centro abitato di Paularo.

Successivamente si prosegue per il sentiero 442, con cui si può poi scegliere tra due possibilità di continuazione della camminata: la prima prevede l’imbocco del percorso attraverso le trincee della prima guerra mondiale, durante il quale si resta affascinati dalla maestria nel costruire fortificazioni che già più di cento anni fa apparteneva al genio militare.

In alternativa la seconda opzione prevede di proseguire lungo la via normale per il monte Zermula. Quest’ultima, non meno coinvolgente della prima opzione, permette di costeggiare il monte dal versante opposto rispetto a quello della ferrata. Proseguendo sulla via normale per mezz’ora si arriva ad un altro punto chiave del sentiero, cioè la forca di Lanza (1831 m). Sommando ulteriori 25 minuti di cammino, i quali assieme al tratto percorso in direzione della forca sono in prevalenza discendenti, si raggiunge l’imbocco della seconda via ferrata, quella dello Zuc della Guardia. Questa, della durata di 20 minuti circa, prosegue fino alla cima (1911 m), dalla quale si ha una buona visuale verso sud/ sud-est del monte Pizzul (1985 m) e dello Zuc di Malaseit (1829 m). Con un’ulteriore mezz’ora di camminata si raggiunge poi l’imbocco del sentiero CAI 442a, il quale riporta nuovamente al parcheggio iniziale.

Per quanto riguarda questa seconda ferrata, è tecnicamente più semplice della precedente in salita, nonostante presenti dei punti ai quali prestare attenzione data la prevalente percorrenza in discesa.

Seguendo il sentiero 442a per 25 minuti circa, la camminata si conclude con la discesa verso il passo Cason di Lanza, nel quale si può trovare ristoro presso il rifugio prima di riprendere la macchina da dove la si era lasciata.

Riferimenti

Galleria foto/video

DISCLAIMER: Le informazioni quivi riportate sono frutto dell’esperienza personale dei curatori della pagina, e come tali vanno prese: potrebbero infatti rivelarsi non aggiornate o non accurate. I curatori consigliano caldamente di accertarsi sempre dello stato dei sentieri presso le autorità competenti, prima di intraprendere il cammino.

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