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Jof di Somdogna

Ergendosi a settentrione del Montasio, lo Jof di Sompdogna offre un panorama a 360 gradi su tutto il bacino nord-orientale, i cui protagonisti sono il Lussari e la parete nord del Montasio.

L’itinerario parte da Sella Somdogna, raggiungibile lasciando la SS13 all’altezza di Dogna per prendere la strada che percorre l’interezza dell’omonima valle. Giunti alla sella si hanno due opzioni: si può prendere il sentiero sulla destra, che taglia il percorso ed arriva direttamente al bivio del laghetto di Sompdogna, ove si incontrano CAI 610 e CAI 651, o in alternativa si può prendere la strada sterrata che porta al Rifugio Grego, e da lì seguire le indicazioni per la cima.

Nei pressi del rifugio Grego si prende il sentiero CAI 651, che supera i laghetti e porta in 15 minuti ad un bivio, al quale si terrà la sinistra prendendo il CAI 610; da qui il sentiero sale sempre in costante pendenza, seppur con alcuni tratti che consentono di riprendere fiato. Il percorso verso la cima panoramica richiede circa 1 ora e 40 minuti: si evidenzia, poco sotto la cima, resti di strutture belliche risalenti alla Grande Guerra.

Alla discesa si prosegue lungo il sentiero CAI 610 e si scende verso la parete nord del Montasio per raggiungere il bivacco Stuparich. Si raggiungerà un primo bivio, al quale si prenderà la sinistra sul sentiero CAI 652. Superato un nevaio di buone dimensioni (circa 40m), si arriverà poi ad un secondo bivio, dal quale tenendo la destra si raggiungerà il bivacco Stuparich. Dopo una sosta allo Stuparich - bivacco la cui posizione è degna di nota, data l’impressione di vastità della valle che si apre ai suoi piedi-, si torna al bivio col sentiero CAI 611 (circa 10 minuti) e si prende la destra per rientrare al Rifugio Grego ed alla macchina.

ATTENZIONE
Ad inizio stagione è possibile trovare neve sotto la parete del Montasio.

Riferimenti

Galleria foto/video

DISCLAIMER: Le informazioni quivi riportate sono frutto dell’esperienza personale dei curatori della pagina, e come tali vanno prese: potrebbero infatti rivelarsi non aggiornate o non accurate. I curatori consigliano caldamente di accertarsi sempre dello stato dei sentieri presso le autorità competenti, prima di intraprendere il cammino.

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